Cosa rappresentano esattamente i “near miss?

Qualsiasi evento che,  in circostanze diverse, avrebbe potuto causare danni alle persone, ma, solo per condizioni favorevoli e/o casuali, non lo ha prodotto.

Rappresenta, quindi,  un episodio che ha tutto il potenziale per determinare un incidente!

Vi e mai capitato di sentirvi al limite per l’accadimento di un incidente durante lo svolgimento di una specifica attività lavorativa?

Vi è mai successo di pensare “Questa volta mi è andata davvero bene!” oppure dopo una situazione di pericolo e mancato incidente di riflettere e dire “La prossima volta faccio questa attività come si deve“.

La fretta, la poca informazione e formazione, l’idea di pensare “tanto cosa può succedere…” durante lo svolgimento di una fase di lavoro  possono essere causa di un near miss, o in alcuni casi, di vero e propri infortuni.

Cosa si può fare dunque per limitare o  anche azzerare i “near miss”?!

Utilizzare i tuoi e i nostri strumenti di lavoro: FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDESTRAMENTO.

Si apre ufficialmente oggi la procedura per l’assegnazione dei 369.726.206 euro di incentivi del bando Isi 2018. È l’importo più alto stanziato dall’Inail nelle nove edizioni dell’iniziativa, che a partire dal 2010 ha messo complessivamente a disposizione oltre due miliardi a fondo perduto per contribuire alla realizzazione dei progetti delle imprese che scelgono di investire in prevenzione; mentre il 30 Maggio è il termine ultimo per inserire e salvare la propria domanda di accesso al contributo sul portale Inail.
I cinque assi di finanziamento. Al primo asse, in particolare, sono assegnati 182.308.344 euro, suddivisi in 180.308.344 euro per i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Per l’asse 2 sono a disposizione 45 milioni di euro, destinati a sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Lo stanziamento dell’asse 3, per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, è pari a 97.417.862 euro, mentre per il quarto asse, che in questa edizione del bando Isi riguarda le micro e piccole imprese operanti nei settori della pesca e del tessile, abbigliamento, pelle e calzature, sono disponibili 10 milioni. Gli incentivi dell’asse 5, destinati alle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, sono invece pari a 35 milioni, cinque dei quali riservati agli agricoltori under 40.
 
Uno stanziamento ad hoc per l’adozione di modelli organizzativi. Rispetto all’edizione precedente, la novità principale è rappresentata dall’introduzione del sub-asse di finanziamento da due milioni di euro dedicato ai progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, con l’obiettivo di aumentare in modo significativo la diffusione di questi interventi di prevenzione. Il bando 2018 ha confermato inoltre la possibilità per gli enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome, di accedere al secondo asse di finanziamento dedicato ai progetti di riduzione del rischio dovuto alla movimentazione dei carichi.

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Che cosa sono la Tracciabilità e la Rintracciabilità degli alimenti?

L’articolo 2 del decreto legislativo 190/06 stabilisce le sanzioni per la violazione degli obblighi derivanti dall’art. 18 del regolamento 178/02 CE in materia di rintracciabilità, stabilendo che ” 1. Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore alimentare e dei mangimi che non adempiono agli obblighi di cui all’articolo 18 del regolamento (CE) n. 178/2002 sono soggetti al pagamento    di    una    sanzione   amministrativa  pecuniaria   da settecentocinquanta euro a quattromilacinquecento euro“.

La norma, richiamando espressamente gli obblighi contenuti nel regolamento comunitario, introduce dunque una sanzione amministrativa per il solo caso in cui l’operatore della filiera non sia in grado di “individuare chi abbia fornito loro un alimento, un mangime, un animale destinato alla produzione alimentare o qualsiasi sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime” in quanto non disponga di “sistemi e di procedure che consentano di mettere a disposizione delle autorità competenti, che le richiedano, le informazioni al riguardo” Alla stessa sanzione soggiaceranno gli operatori che non dispongano di “sistemi e procedure per individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti“.

Le definizioni tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentari spesso e erroneamente sono usati come sinonimi, ma in realtà hanno significati ben diversi.

La tracciabilità è il percorso di un alimento da monte a valle, cioè la possibilità di seguire il processo produttivo partendo dalle materie prime sino ad arrivare al prodotto finito.

La rintracciabilità consiste nel ripercorrere a ritroso il processo produttivo cioè dal prodotto finito sino all’origine delle materie prime (da valle a monte). In sostanza la rintracciabilità è una sorta di documentazione dei flussi di entrata (input) e di uscita (output) tra le aziende della filiera produttiva di ogni singolo prodotto alimentare. Appare quindi chiaro che la rintracciabilità degli alimenti diventa un segno di trasparenza e di accessibilità alla filiera produttiva da parte dei consumatori.

Per essere sempre più vicini alle esigenze dei nostri clienti, dal 1 Marzo 2019 abbiamo affiancato alla nostra attività di consulenza in materia di H.A.C.P.P. , un software gestionale in grado di gestire:

  • Arrivo e stoccaggio materie prime:
  • Produzione
  • Inserimento dati produzione e stoccaggio prodotti finiti
  • Emissione documenti di vendita
  • Rintracciabilità

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E’ stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n.45 del 22 febbraio 2019, il DPCM del 24 dicembre 2018 che approva il Mud, ovvero il  nuovo modello unico di dichiarazione ambientale .

Il nuovo MUD prevede alcuni cambiamenti nelle modalità di compilazione rispetto alla modulistica utilizzata fino all’anno scorso.

Il termine per la presentazione della dichiarazione, con riferimento all’anno 2018, slitta dal 30 aprile 2019 al 22 giugno 2019 (120 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione in GU del decreto).

Per maggiori informazioni non esitate a contattarci.

Siamo lieti di comunicarvi che la nostra società si è dotata di un Sistema di Gestione per la Qualità dell’Organizzazione UNI EN ISO 9001:2015 per l’erogazione di servizi relativi alla gestione integrata della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono aperte le iscrizioni per il corso come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) “MODULO C”

Ai sensi del comma 2, art. 32 del D. Lgs. 81/08, per lo svolgimento delle funzioni di Responsabile e Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP e ASPP) è necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore (per i casi di deroga, a questo requisito si rimanda alla lettura del comma 3 dell’art. 32 del D.Lgs. 81/08) e conseguire l’attestato di frequenza a specifici corsi di formazione, adeguati alla natura dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e relativi alle attività lavorative.

Destinatari

Il corso di formazione RSPP MODULO C è rivolto chiunque intenda acquisire la formazione necessaria e prevista dall’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 per assumere il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione(RSPP).

Obiettivo

Il corso “RSPP Modulo C” consente di progettare e gestire i processi formativi, anche per la diffusione della cultura della sicurezza, pianificare, gestire e controllare le misure tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza aziendali attraverso i sistemi di gestione, utilizzare le corrette forme di comunicazione per favorire la partecipazione e la collaborazione tra i vari soggetti del sistema azienda.

Docenti

Il “MODULO C: CORSO RSPP” è tenuto da docenti esperti nelle varie tematiche affrontate, tutti qualificati come formatori sulla sicurezza ai sensi del D.I. 6/3/13.

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone – mob. 347/9179483 oppure mail: info@desimoneconsulting.it

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione per l’utilizzo di D.P.I. anticaduta

Il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, come modificato e integrato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106, pone a carico dei datori di lavoro l’obbligo di affidare i compiti ai lavoratori tenendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza.

Gli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08 specificano l’obbligo formativo per i rischi a cui sono esposti i lavoratori in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia.

Il Datore di Lavoro ha l’obbligo di formare il personale che svolge o sovrintende a lavori in altezza (quota) con particolare riguardo all’uso in sicurezza delle attrezzature di protezione individuale quali imbracatura, dispositivi anticaduta, ecc…

La formazione  ha lo scopo di accrescere il livello della sicurezza dei lavoratori ai quali vengono messi a disposizione D.P.I. per la prevenzione e la protezione del rischio di caduta dall’alto, durante le varie fasi di lavorazioni, tramite il miglioramento sia delle conoscenze relative al pericolo compreso nel lavoro in quota, sia della capacità di operare utilizzando in modo corretto i D.P.I., tramite addestramento all’uso di tali D.P.I. e linee vita. 

Il corso è rivolto ai lavoratori che devono effettuare lavorazioni in quota specifiche soggette al rischio di caduta dall’alto, utilizzando D.P.I. e sistemi anticaduta specifici quali  imbracatura, cordini, ancoraggi, connettori, ecc…

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone – mob. 347/9179483 oppure mail: info@desimoneconsulting.it

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione per i lavoratori sulla segnaletica stradale.

Il recente Decreto Interministeriale del 4 Marzo 2013 dal titolo “Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare” ha introdotto nuove disposizioni in materia di Sicurezza nei cantieri stradali. Il Decreto è entrato in vigore il 20 aprile 2013. Il Decreto individua i criteri minimi che gli Enti gestori delle infrastrutture e le Imprese, affidatarie ed esecutrici, devono adottare per elaborare e mettere in atto procedure di lavoro durante le fasi di installazione, disinstallazione e manutenzione della segnaletica stradale di cantiere, le quali comportano evidenti rischi derivanti dall’interferenza con il traffico veicolare. La norma introduce, inoltre, l’obbligo a carico del Datore di Lavoro di fornire una formazione specifica ai lavoratori adibiti all’installazione ed alla rimozione della segnaletica stradale e ai preposti incaricati di gestire operativamente le attività di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stessa.


Il corso è diretto a lavoratori adibiti all’installazione ed alla rimozione della segnaletica di cantieri stradali in presenza di traffico o comunque addetti ad attività in presenza di traffico

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone – mob. 347/9179483 oppure mail: info@desimoneconsulting.it

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione per R.L.S. così come previsto dal D.Lgs. 81/08  e s.m.i.

In tutte le aziende, o unità produttive, è eletto o designato il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Così recita il D.Lgs. 81/08 all’art 47 comma 2 sancendo in questo modo l’importanza di tale figura nel sistema di prevenzione della sicurezza aziendale.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ha diritto ad una formazione specifica in materia di salute e sicurezza, indicata nell’art. 37 del D. Lgs. 81/08.

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone – mob. 347/9179483 oppure mail: info@desimoneconsulting.it