Delibera n. 4 del 22 marzo 2017 recante modifica delle prescrizioni dei provvedimenti d’iscrizione

La deliberazione n. 4 del 22 marzo 2017 contiene le nuove prescrizioni riportate nei provvedimenti di iscrizione scaricati dall’impresa dall’area riservata del sito dell’Albo.

 

Dal 19 aprile al via la prima fase della procedura di assegnazione dei fondi del bando Isi 2016

Con la settima edizione dell’iniziativa l’Inail mette a disposizione 244 milioni di euro a fondo perduto per contribuire alla realizzazione di interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le aziende potranno inserire online i propri progetti fino alle ore 18 del prossimo 5 giugno

 

ROMA – Mentre si avvicina la scadenza per la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti stanziati con il bando Isi Agricoltura, fissata alle ore 18 del prossimo 28 aprile, sta per prendere il via la prima fase della procedura di assegnazione dei 244.507.756 euro di incentivi del bando Isi 2016, messi a disposizione dall’Inail per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. A partire da mercoledì 19 aprile, le imprese interessate avranno tempo fino alle ore 18 di lunedì 5 giugno per inserire e salvare la propria domanda attraverso la sezione “accedi ai servizi online” del sito Inail, dove sarà possibile anche effettuare simulazioni relative al progetto da presentare e verificare se ha raggiunto o meno la soglia di ammissibilità. Per compilare la domanda è necessario essere in possesso delle credenziali di accesso ai servizi online, che possono essere ottenute effettuando la registrazione sul portale dell’Istituto entro e non oltre le ore 18 del prossimo 3 giugno.

Un nuovo asse di finanziamento per micro e piccole imprese di settori specifici. Grazie al bando Isi 2016 – settima edizione dell’intervento che a partire dal 2010 ha visto l’Inail stanziare un importo complessivo di oltre un miliardo e mezzo di euro – saranno finanziati progetti di investimento, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale e progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. La novità del bando 2016 è rappresentata dall’introduzione di un ulteriore asse di finanziamento dedicato ai progetti di micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività. Ogni azienda può presentare un solo progetto per una sola unità produttiva, riguardante una sola tipologia tra le quattro finanziabili.

Il contributo è pari al 65% dell’investimento. Il contributo in conto capitale è pari al 65% dell’investimento previsto per ciascun progetto, al netto dell’Iva, fino a un massimo di 130mila euro – 50mila euro nel caso dei progetti che rientrano nel nuovo asse di finanziamento per le micro e piccole imprese – e sarà erogato dopo il superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto. L’impresa il cui progetto comporti un finanziamento di ammontare pari o superiore a 30mila euro può richiedere un anticipo fino al 50%, compilando l’apposita sezione del modulo di domanda online. Il contributo è cumulabile con i benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, come quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea.

Le tappe successive. Dal prossimo 12 giugno le imprese i cui progetti avranno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista potranno accedere all’ interno della procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice, che le identificherà in maniera univoca in occasione del “click day” dedicato all’ inoltro online delle domande di ammissione al finanziamento attraverso lo sportello informatico. I giorni e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico saranno comunicati sul sito Inail a partire dalla stessa data. Gli elenchi in ordine cronologico di tutte domande inoltrate, con evidenza di quelle in posizione utile per essere ammesse al finanziamento, saranno pubblicati entro sette giorni dall’ ultimazione della fase di invio del codice identificativo. Le imprese collocate in posizione utile per il finanziamento dovranno fare pervenire all’Inail, entro e non oltre il termine di trenta giorni, la copia della domanda telematica generata dal sistema e tutti gli altri documenti indicati nell’avviso pubblico per la specifica tipologia di progetto.

Per maggiori info contattateci.

Gentile Cliente,

con la presente Vi informiamo che la De Simone Consulting , in collaborazione con la Euro Noleggi s.r.l., organizzano un corso di formazione per addetti all’uso di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) con e senza stabilizzatori (Accordo Stato Regioni del 22/02/2012).

Il corso si terrà in Via San Leonardo,157 c/o Euro Noleggi s.r.l.

il costo per singolo partecipante è di € 180,00 + 22% IVA comprensivo di coffee breaks e materiale didattico;

verrà riconosciuto uno sconto pari al 20% nel caso di iscrizioni di più partecipanti di una stessa azienda.

Premessa  L’art. 73 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. (TUSL) parla di “Informazione, formazione e addestramento” e stabilisce che “il Datore di Lavoro provvede affinchè per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori, incaricati dell’uso, dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione e addestramento adeguati, in rapporto alla sicurezza sulle condizioni di impiego delle attrezzature e sulle situazioni anormali prevedibili”. 

 

Il comma 5  stabilisce che in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni sono individuate le attrezzature di lavoro, PLE. per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori

 

Obiettivi Istruire un allievo a mettere in servizio e manovrare con sicurezza vari tipi di piattaforme di lavoro elevabili mobili (PLE).
Destinatari lavoratori addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE)

 

Metodologia didattica
I corsi sono svolti con metodo altamente interattivo, in modo da coinvolgere i partecipanti, sollecitarne l’interesse, favorire la discussione su casi pratici provenienti dalla loro esperienza. Ciò permette di adattare i contenuti del corso alle esigenze degli stessi partecipanti. Sono previste esercitazioni e prove pratiche conformemente a quanto indicato nell’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012.

Docenti
Il corso prevede l’apporto di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici. I docenti sono esperti di sicurezza aziendale, con esperienza almeno triennale in materia di sicurezza e salute nel lavoro e con esperienza professionale pratica almeno triennale nelle tecniche di utilizzo delle piattaforme elevabili (PLE).

Attestati di abilitazione
Per ogni partecipante al corso verrà rilasciato un attestato di abilitazione conforme ai requisiti previsti dall’ dell’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012, previe verifiche di apprendimento, così come previste dall’Accordo stesso.

Per motivi organizzativi le date del corso saranno fissate al raggiungimento di n° 10 iscritti .

 

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone –  cell. 347/9179483 oppure email: info@desimoneconsulting.it

 

Alla richiesta d’iscrizione seguirà invio di apposito modulo.

 

Mercoledì 5 Aprile saremo presenti presso l’aula consiliare del Comune di Baronissi in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Campania per un evento formativo di sicuro interesse.

 

Scopri i dettagli : Programma evento

L’unione fa la sicurezza.

È stata lanciata il 20 marzo dalla Regione Toscana una nuova campagna di comunicazione che si concentra su quanto la collaborazione tra tutte le parti presenti sul lavoro sia fondamentale per la prevenzione dei rischi e per evitare incidenti.

 

 

 

Video campagna pubblicitaria Regione Toscana

Il nuovo Codice appalti (dlgs 50/2016) abbandona il sistema di regolamentazione esecutivo ed attuativo, in favore di un sistema basato sulla soft-law: l’Anac è chiamata in causa ad emanare una serie di atti di indirizzo e linee guida.

Entrando nello specifico, il nuovo Codice appalti, all’art. 213 comma 2, demanda all’Anac l’autonoma adozione di ulteriori atti a carattere generale finalizzati a offrire indicazioni interpretative e operative agli operatori del settore (stazioni appaltanti, imprese esecutrici, organismi di attestazione) nell’ottica di perseguire gli obiettivi di:

  • semplificazione
  • standardizzazione delle procedure
  • trasparenza ed efficienza dell’azione amministrativa
  • apertura della concorrenza
  • garanzia dell’affidabilità degli esecutori
  • riduzione del contenzioso

L’art. 213 ha previsto l’emanazione di una notevole quantità di decreti ministeriali e di linee guida a carico dell’Anac, stabilendo anche una specifica tempistica.

Nelle more dell’emanazione dei vari decreti, restano comunque in vigore tutta una serie di disposizioni previste dal vecchio Regolamento appalti (V. art. “Regolamento appalti (dpr 207/2010), ecco tutte le disposizioni ancora in vigore“).

Pubblicazioni in Gazzetta ufficiale linee guida Anac

Ad oggi sono state pubblicate in Gazzetta ufficiale 7 linee guida. L’ultima è quella relativa all’affidamento delle società in house:

Linee guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del decreto legislativo 50/2016

pubblicata in Gazzetta n. 61 del 14 marzo 2017.

Ecco l’elenco completo delle pubblicazioni in Gazzetta:

  1. Linee guida n. 1: indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria. Delibera n. 973 del 14 settembre 2016. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 228 del 29 settembre 2016
  2. Linee guida n. 2: offerta economicamente più vantaggiosa. Delibera n. 1005 del 21 settembre 2016. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 238 dell’ 11 ottobre 2016
  3. Linee guida n. 3: nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni. Delibera n. 1096 del 26 ottobre 2016. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 273 del 22 novembre 2016
  4. Linee guida n. 4: procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici. Delibera n. 1097 del 26 ottobre 2016. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 274 del 23 novembre 2016
  5. Linee guida n. 5: criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici. Delibera n. 1190 del 16 novembre 2016. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 283 del 3 dicembre 2016
  6. Linee guida n. 6: indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c). Delibera n. 1293 del 16 novembre 2016. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.2 del 3 gennaio 2017
  7. Linee guida n. 7: iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del decreto legislativo 50/2016. Delibera n. 235 del 15 febbraio 2017. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61 del 14 marzo 2017

 

Tabella completa con tutti i provvedimenti e le scadenze definiti dal Codice appalti aggiornata al 30 giugno 2016

Linea-guida per l’elaborazione e lo sviluppo dei manuali di corretta prassi operativa in materia di igiene e di applicazione dei principi del sistema HACCP (Rev 1)

La presente versione costituisce la prima revisione (Rev 1) della Linea Guida sviluppata dal Tavolo di lavoro a cui partecipano rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute coinvolti nel processo di valutazione e successiva validazione dei manuali nazionali di corretta prassi operativa in materia di igiene e di applicazione dei principi del sistema HACCP.

Info: Linee guida elaborazione sviluppo prassi operativa Haccp

La flessione registrata dall’Inail nell’ultimo quinquennio osservato è stata decisamente più contenuta di quella degli uomini (-25%). Rispetto al 2014 la diminuzione è pari al 4,6%. L’analisi condotta dall’Istituto alla vigilia dell’8 marzo conferma la rilevanza per le donne del “rischio strada”

ROMA – Nel 2015 sono state oltre 227mila le denunce d’infortunio sul lavoro pervenute all’Inail che hanno riguardato le donne nelle tre gestioni principali (Industria e Servizi, Agricoltura e per conto dello Stato). A queste si aggiungono i 23 casi denunciati nel settore Navigazione e i 623 della gestione autonoma casalinghe. Dall’analisi condotta dall’Inail alla vigilia dell’8 marzo emerge anche che le denunce d’infortunio con esito mortale delle lavoratrici sono state 110, lo stesso numero registrato nel 2014. Nessuna denuncia per eventi mortali è stata registrata nel settore Navigazione, mentre tra le casalinghe ne sono state presentate cinque.

Secondo l’Istat, nel 2015 le donne rappresentavano il 52% della popolazione italiana con più di 15 anni, ma solo il 42% del totale degli occupati. Dopo la diminuzione del numero delle lavoratrici registrato nel 2013 (-1% rispetto al 2012), nel 2015 è proseguito il trend in lieve aumento già rilevato nel 2014 (+0,6%), con un incremento dello 0,5% su una popolazione di lavoratrici quantificata in circa 9,4 milioni. I 227mila infortuni sul lavoro denunciati all’Inail che hanno visto coinvolte le donne sono stati pari a poco più di un terzo (35,7%) del totale (637mila), in calo del 4,6% rispetto all’anno precedente. Questa flessione è superiore a quella che ha interessato i lavoratori (-3,6%).

Allargando il campo di osservazione al quinquennio 2011-2015, le denunce d’infortunio al femminile sono passate dai 271.306 casi del 2011 ai 227.111 del 2015 (-16,3%), a fronte di un limitato aumento dell’occupazione femminile nello stesso periodo, pari all’1,3%. Anche in questo caso, però, le differenze di genere sono evidenti: il calo infortunistico, infatti, è stato più contenuto tra le lavoratrici rispetto a quello registrato nello stesso arco di tempo tra i lavoratori (-25%). In flessione del 19,7% nel quinquennio è anche il numero delle denunce d’infortuni con esito mortale occorsi alle donne, passate dalle 137 del 2011 alle 110 del 2015. In questo caso, però, la diminuzione percentuale è stata più rilevante rispetto a quella registrata tra gli uomini (-8%).

Rispetto al numero complessivo delle denunce, la quota degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto casa-lavoro-casa, per le donne si conferma decisamente più elevata rispetto agli uomini, sia in valore assoluto (per il 2015 rispettivamente 49.721 casi contro 45.722) che in percentuale (21,9% contro 11,2%). L’incidenza del “rischio strada” sulle lavoratrici è ancora più marcata se si prendono in considerazione le denunce dei casi mortali: per le donne, sempre per l’anno 2015, più di un decesso su due (52,7%) è avvenuto in itinere, mentre tra gli uomini lo stesso rapporto è di circa uno su cinque (22,1%). Questo divario di genere si mantiene anche sommando le denunce dei casi mortali avvenuti in itinere e quelli in occasione di lavoro, entrambi con coinvolgimento di un mezzo di trasporto: tra le donne, infatti, quasi due decessi su tre (63,6%) sono legati al “rischio strada” rispetto al 38,8% degli uomini.

Come emerge dai dati già diffusi dall’Inail nel canale Open data, i dati provvisori sulle denunce di infortunio presentate nel periodo gennaio-dicembre 2016, rilevati allo scorso 31 dicembre, confrontati con gli analoghi dati provvisori del 2015, rilevati al 31 dicembre dello stesso anno, fanno registrare un aumento dello 0,7% dei casi in complesso, più marcato per le donne (+1,4%), però, rispetto agli uomini (+0,3%). Per contro, si rileva una significativa diminuzione del 13,1% per gli eventi mortali, frutto di un calo più sostenuto tra i lavoratori (-14,1%) rispetto alla componente femminile (-3%).

Le malattie professionali denunciate dalle lavoratrici nel 2015 sono state quasi 17mila, pari al 28,5% delle circa 59mila tecnopatie denunciate in totale. I dati complessivi, per entrambi i sessi, hanno confermato il trend in aumento degli ultimi anni, in controtendenza rispetto all’andamento decrescente degli infortuni sul lavoro: dalle 57.370 denunce del 2014, infatti, si è passati alle 58.917 del 2015 (+2,7%). Prendendo in considerazione solo le denunce delle lavoratrici, nel confronto con il 2014 si registra una sostanziale stabilità, con 16.795 casi protocollati nel 2015 rispetto ai 16.748 dei 12 mesi precedenti. Rispetto alle 14.217 denunce del 2011, invece, l’aumento è del 18,1%, più contenuto, comunque, di quello relativo ai casi di tecnopatie denunciati dai lavoratori maschi (+27,3%).

I primi dati del 2016, se confrontati con quelli dell’anno precedente, rilevati al 31 dicembre 2015 per omogeneità di confronto, mostrano come nel complesso le denunce di malattia professionale protocollate per maschi e femmine siano aumentate del 2,3%, dalle 59mila del 2015 alle oltre 60mila nel 2016. In ottica di genere, è da sottolineare nel 2016 il calo del fenomeno per le donne: in controtendenza con i lavoratori, infatti, le denunce delle lavoratrici sono diminuite tra il 2015 e il 2016 dell’1%, da 16.817 a 16.653. Tra gli uomini, invece, si registra ancora un aumento del 3,6%, da 42.181 a 43.694.

I DATI AL FEMMINILE IN PILLOLE (anno 2015)

  • Infortuni sul lavoro denunciati nel complesso: 227.111 (-4,6% rispetto al 2014)
  • Infortuni accertati positivi dall’Inail: 145.684 (-5,7% rispetto al 2014)
  • Casi mortali denunciati: 110 (dato invariato rispetto al 2014)
  • Casi mortali accertati positivi dall’Inail: 69 (73 nel 2014)
  • Infortuni in itinere denunciati: 49.721 (-1,2% rispetto al 2014)
  • Casi mortali in itinere denunciati: 58 (55 nel 2014)
  • Infortuni domestici denunciati: 623 (-15,7% rispetto al 2014)
  • Malattie professionali denunciate: 16.795 (16.748 nel 2014)

Link: Dossier INAIL

Quattro storie di infortunio. È stato recentemente pubblicato dal Dors Piemonte – Centro regionale di documentazione per la promozione della salute, un nuovo capitolo della raccolta Storie di infortunio, casi e racconti di incidenti sul lavoro al fine di promuovere la prevenzione e la cura della sicurezza.

 

“Mi fido di te” è il racconto di Livio che lavora in una palazzina in costruzione. Deve collegare le attrezzature al quadro elettrico, usa la prolunga e la fa passare dal vano ascensore “messo in sicurezza” da alcune tavole di legno inchiodare malamente. Mentre ritira il cavo, una delle tavole cede e Livio cade lungo il vano e muore.

La seconda storia ha un epilogo meno drammatico, si intitola “Le verità nascoste”. Racconta di Zoran, un operaio rumeno di 32 anni dipendente di una ditta con sede in Romania a cui erano stati dati in subappalto i lavori per l’isolamento del tetto  di un nuovo forno presso una fonderia. Zoran, in piedi su due travi, si sporge per buttare a terra un bancale e cade dal tetto del forno. Ma questa dinamica si scopre solo dopo, i responsabili vogliono far credere che sia caduto dalla bicicletta.

L’arte di arrangiarsi” racconta la storia di Gino che muore investito da un carico di pannelli caduti da un carrello elevatore guidato dal collega Mario. Entrambi lavoravano nel deposito di un’azienda che allestisce stand fieristici.

L’ultima storia intitolata “Note stonate” racconta di Laura al suo primo giorno di lavoro. Era riuscita a farsi assumere come segretaria di produzione per una società che opera nel settore dello spettacolo televisivo. Mentre l’orchestra sta facendo le prove, si muove sul palco per raggiungere gli orchestrali e cade in una botola presente al centro del palco che serviva a far salire gli artisti e l’ anchorman tramite una pedana motorizzata.

 

 

Edilizia. Pubblicata da Inps la circolare n.23 del 31 gennaio 2017 che conferma la riduzione contributiva (prevista dall’articolo 29 del d.l. 244/1995 e stabilita dal decreto del Ministero del Lavoro del 10 novembre 2016) e che fornisce indicazioni operative per tale regime agevolato. Chi può beneficiarne, invio e UniEmens.

La riduzione per il 2016 è confermata all’11,50%.

 

Circolare n° 23 INPS