Autorizzazione ponteggi, dal Ministero le istruzioni per il rinnovo delle autorizzazioni per la costruzione e l’impiego. Il rinnovo va richiesto ogni 10 anni
Con la circolare n. 10 del 28 maggio 2018 il Ministero del lavoro ha fornito le istruzioni per il rinnovo delle autorizzazioni riguardanti la costruzione e l’impiego di ponteggi.
Autorizzazione ai sensi del dlgs 81/2008
Ai sensi dell’art. 131, comma 5, del dlgs 81/2008 e s.m.i., per ciascun tipo di ponteggio il fabbricante deve chiedere al Ministero del lavoro l’autorizzazione alla costruzione ed all’impiego, corredando la domanda di una relazione tecnica nella quale devono essere specificati i seguenti elementi:
- descrizione degli elementi che costituiscono il ponteggio, loro dimensioni con le tolleranze ammissibili e schema dell’insieme
- caratteristiche di resistenza dei materiali impiegati e coefficienti di sicurezza adottati per i singoli materiali
- indicazione delle prove di carico, a cui sono stati sottoposti i vari elementi
- calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego
- istruzioni per le prove di carico del ponteggio
- istruzioni per il montaggio, impiego e smontaggio del ponteggio
- schemi-tipo di ponteggio con l’indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico, di altezza dei ponteggi e di larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l’obbligo del calcolo per ogni singola applicazione
Chiunque intende impiegare ponteggi deve farsi rilasciare dal fabbricante copia della suddetta autorizzazione e delle istruzioni e schemi.
L’autorizzazione è soggetta a rinnovo ogni 10 anni al fine di garantire la verifica dell’adeguatezza del ponteggio all’evoluzione del progresso tecnico riguardante la costruzione dei ponteggi fissi, in relazione ai criteri e alle modalità con cui sono state rilasciate le autorizzazioni in corso.
In caso di violazione di tale obbligo, le sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti, sono: arresto sino a 2 mesi o ammenda da 548,00 a 2.192,00 euro (art. 159, co. 2, lett. c).
Circolare 10/2018
Al fine di definire le norme tecniche specifiche riguardanti i ponteggi fissi e provvedere all’aggiornamento delle istruzioni per la costruzione e l’impiego dei ponteggi, il Ministero del lavoro ha definito, con la circolare in esame, un insieme di indicazioni tecniche necessarie a verificare l’adeguatezza delle autorizzazioni attualmente in corso all’evoluzione del progresso tecnico; nonché alle nuove Norme tecniche per le costruzioni, NTC 2018 (decreto 17 gennaio 2018), in vigore dal 22 marzo sorso.
Istanza di rinnovo
Il titolare dell’autorizzazione ministeriale dovrà trasmettere al Ministero apposita istanza di rinnovo delle autorizzazioni attualmente in corso, allegando a tale richiesta:
- una copia delle singole autorizzazioni a suo tempo rilasciate
- una dichiarazione resa dal legale rappresentante, ai sensi del dpr 445/2000, circa il mantenimento dei requisiti di sicurezza del ponteggio
- una dichiarazione, resa ai sensi del dpr 445/2000, dalla quale risulti che la produzione del ponteggio è tuttora in corso
L’istanza così formulata, dovrà essere inviata via PEC (dgrapportilavoro.div3@pec.lavoro.gov.it.) entro il 15 giugno 2018.
Istanze di rinnovo già presentate
In caso di istanze di rinnovo presentate prima dell’emanazione della circolare 10/2018, le stesse dovranno essere integrate secondo le nuove istruzioni ed entro il termine indicato.
Infine, l’autorizzazione ministeriale si intenderà automaticamente revocata qualora non sia stata trasmessa regolare istanza di rinnovo entro il 15 giugno 2018.
Prima verifica periodica autogrù, ecco come procedere
Ai sensi del dlgs 81/2008 e s.m.i., le attrezzature di lavoro elencate nell’allegato VII devono essere sottoposte a verifiche periodiche al fine di verificare lo stato di conservazione e di efficienza per la sicurezza dei lavoratori.
Inoltre, il dm 11 aprile 2011 prevede che il datore di lavoro, che possiede un apparecchio di sollevamento di tipo fisso non azionato a mano con portata superiore a 200 kg, provveda a:
Al riguardo l’Inail ha elaborato il documento Apparecchi di sollevamento materiali di tipo mobile autogrù, che descrive le modalità tecnico-amministrative per la conduzione della prima verifica periodica delle gru mobili, identificate nel dm 11 aprile 2011 con il termine di “autogrù”.
La guida Inail, rivolta a tutti i soggetti coinvolti in materia di sicurezza (soggetti abilitati e operatori di ASL/ARPA), descrive ed illustra le principali caratteristiche costruttive; tratta poi in modo approfondito le fasi di cui si compone l’attività tecnica circa la prima verifica periodica, per valutare lo stato di conservazione e di efficienza delle autogrù ai fini della sicurezza.
In particolare vengono analizzati (e riportati):
Le istruzioni elaborate non costituiscono ovviamente un riferimento vincolante, ma vogliono piuttosto proporsi come esempio di armonizzazione su scala nazionale dell’approccio alla prima verifica periodica, definendo modalità per la conduzione dei controlli che possano essere di pratica utilità per tutti i soggetti coinvolti.
Chiude il documento un’appendice con le liste di controllo e la documentazione di riferimento.
http://biblus.acca.it/download/guida-inail-apparecchi-sollevamento-fisso/?utm_source=articolo-biblus&utm_medium=apparecchi-sollevamento-materiali-come-procedere-prima-verifica-periodica
Privacy, che cos’è il Gdpr e cosa fare
Il nuovo Regolamento Europeo in materia di Gestione di Protezione dei Dati in vigore dal 25 maggio, ha l’obiettivo di rendere il libero scambio di dati, uno scambio sicuro, richiedendo così nuove modalità di trattamento dei dati tenendo conto di ogni aspetto tecnico, organizzativo e procedurale.
Il GDPR, in particolare, avrà un impatto su tutti i professionisti e le imprese che, a prescindere da dove si trovino, vengano in contatto con i dati personali dei cittadini europei.
Campo di applicazione
Più tecnicamente, le nuove norme interessano tutti i professionisti e le imprese che trattano i dati personali delle (sole) persone fisiche in maniera interamente o parzialmente automatizzata o in maniera non automatizzata se i dati sono contenuti in un archivio o sono destinati a figurarvi.
De Simone Consulting s.r.l.s. , offre una consulenza mirata a guidare i professionisti e le imprese passo dopo passo in tutte le fasi necessarie al raggiungimento della Compliance GDPR: analisi, verifica, predisposizione e monitoraggio delle procedure, documenti e adempimenti.
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Autorizzazione ponteggi: come chiedere il rinnovo entro il 15 giugno.
Autorizzazione ponteggi, dal Ministero le istruzioni per il rinnovo delle autorizzazioni per la costruzione e l’impiego. Il rinnovo va richiesto ogni 10 anni
Con la circolare n. 10 del 28 maggio 2018 il Ministero del lavoro ha fornito le istruzioni per il rinnovo delle autorizzazioni riguardanti la costruzione e l’impiego di ponteggi.
Autorizzazione ai sensi del dlgs 81/2008
Ai sensi dell’art. 131, comma 5, del dlgs 81/2008 e s.m.i., per ciascun tipo di ponteggio il fabbricante deve chiedere al Ministero del lavoro l’autorizzazione alla costruzione ed all’impiego, corredando la domanda di una relazione tecnica nella quale devono essere specificati i seguenti elementi:
Chiunque intende impiegare ponteggi deve farsi rilasciare dal fabbricante copia della suddetta autorizzazione e delle istruzioni e schemi.
L’autorizzazione è soggetta a rinnovo ogni 10 anni al fine di garantire la verifica dell’adeguatezza del ponteggio all’evoluzione del progresso tecnico riguardante la costruzione dei ponteggi fissi, in relazione ai criteri e alle modalità con cui sono state rilasciate le autorizzazioni in corso.
In caso di violazione di tale obbligo, le sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti, sono: arresto sino a 2 mesi o ammenda da 548,00 a 2.192,00 euro (art. 159, co. 2, lett. c).
Circolare 10/2018
Al fine di definire le norme tecniche specifiche riguardanti i ponteggi fissi e provvedere all’aggiornamento delle istruzioni per la costruzione e l’impiego dei ponteggi, il Ministero del lavoro ha definito, con la circolare in esame, un insieme di indicazioni tecniche necessarie a verificare l’adeguatezza delle autorizzazioni attualmente in corso all’evoluzione del progresso tecnico; nonché alle nuove Norme tecniche per le costruzioni, NTC 2018 (decreto 17 gennaio 2018), in vigore dal 22 marzo sorso.
Istanza di rinnovo
Il titolare dell’autorizzazione ministeriale dovrà trasmettere al Ministero apposita istanza di rinnovo delle autorizzazioni attualmente in corso, allegando a tale richiesta:
L’istanza così formulata, dovrà essere inviata via PEC (dgrapportilavoro.div3@pec.lavoro.gov.it.) entro il 15 giugno 2018.
Istanze di rinnovo già presentate
In caso di istanze di rinnovo presentate prima dell’emanazione della circolare 10/2018, le stesse dovranno essere integrate secondo le nuove istruzioni ed entro il termine indicato.
Infine, l’autorizzazione ministeriale si intenderà automaticamente revocata qualora non sia stata trasmessa regolare istanza di rinnovo entro il 15 giugno 2018.
GDPR: tutto quello che c’è da sapere
Il nuovo Regolamento Europeo in materia di Gestione di Protezione dei Dati in vigore dal prossimo 25 maggio, ha l’obiettivo di rendere il libero scambio di dati, uno scambio sicuro, richiedendo così nuove modalità di trattamento dei dati tenendo conto di ogni aspetto tecnico, organizzativo e procedurale.
Il GDPR, in particolare, avrà un impatto su tutti i professionisti e le imprese che, a prescindere da dove si trovino, vengano in contatto con i dati personali dei cittadini europei.
Campo di applicazione materiale
Più tecnicamente, le nuove norme interessano tutti i professionisti e le imprese che trattano i dati personali delle (sole) persone fisiche in maniera interamente o parzialmente automatizzata o in maniera non automatizzata se i dati sono contenuti in un archivio o sono destinati a figurarvi.
De Simone Consulting s.r.l.s. , offre una consulenza mirata a guidare i professionisti e le imprese passo dopo passo in tutte le fasi necessarie al raggiungimento della Compliance GDPR: analisi, verifica, predisposizione e monitoraggio delle procedure, documenti e adempimenti.
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Salute in presenza di sostanze pericolose, Napo in… dust at work
Dust at work. Questo il nuovo filmato con Napo protagonista pubblicato da Eu-Osha per la campagna biennale Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-2019 – Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose. Polveri sul lavoro, rischi per la salute, prevenzione.
Stabilimenti, cantieri, pastifici, falegnamerie, allevamenti. Il video presenta vari luoghi di lavoro nei quali possono presentarsi rischi ambientali, inalazione di polveri e materiali nocivi e tossici, rischio esplosioni per innesco con gas e sostanze pericolose.
Polveri di legno, metalli, polveri finissime. Napo mostra la gestione del rischio, Dpi e organizzazione dei sistemi di prevenzione per evitare infortuni e malattie professionali, patologie respiratorie e della pelle.
Nuovo filmato di Napo
“I remember”
Monologo Brian Goldman
Brian Goldman un medico rivisitato.
Dopo aver visto questo video
Bando Inail ISI 2017 “Finanziamento del 65% a fondo perduto per le imprese”
È stata pubblicata da Inail la nuova edizione del bando per finanziamenti a fondo perduto alle imprese per progetti che riguardano la salute e la sicurezza sul lavoro. 249.406.358 euro, cinque assi di finanziamento.
Assi e progetti
Due gli obiettivi del bando: miglioramento della condizione di salute e sicurezza dei lavoratori; nuovi macchinari, riduzione rumore ed emissioni, salute sicurezza sostenibilità micro e piccole imprese agricole.
Cinque gli assi di finanziamento:
Possono partecipare al bando imprese anche individuali e per quanto riguarda l’asse 2 anche Enti del terzo settore: “ai sensi del d.lgs. n.117/2017, in possesso dei requisiti di cui al successivo articolo 7 e iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore ai sensi del d.lgs. n.117/2017: organizzazioni di volontariato (ODV); associazioni di promozioni sociali (APS); enti del terzo settore di natura non commerciale già Onlus; cooperative sociali e consorzi costituiti interamente da cooperative sociali; imprese sociali di cui al d.lgs. n.112/2017”.
Gli importi disponibili per ogni asse sono evidenziati in tutti gli avvisi regionali, che riportano in dettaglio tutte le spese ammesse al finanziamento scadenze e procedure.
Scadenze
il bando assegna risorse a fondo perduto e fino a esaurimento disponibilità. Per quanto riguarda la candidatura: la compilazione della domanda sarà aperta dal 19 aprile 2018 e scadrà alle ore 18.00 del 31 maggio 2018.
Dal 7 giugno download del codice identificativo e ancora il 7 giugno verranno pubblicate le date per l’invio definitivo. Con l’ipotesi di variazioni “per ambiti territoriali o assi di finanziamento, in base al numero di domande pervenute e alla loro distribuzione”.
Per tutte le imprese interessate non esitate a contattarci.
Bando Isi Inail 2017 “finanziamenti a fondo perduto alle imprese”
È stata pubblicata da Inail la nuova edizione del bando per finanziamenti a fondo perduto alle imprese per progetti che riguardano la salute e la sicurezza sul lavoro. 249.406.358 euro, cinque assi di finanziamento.
Assi e progetti
Due gli obiettivi del bando: miglioramento della condizione di salute e sicurezza dei lavoratori; nuovi macchinari, riduzione rumore ed emissioni, salute sicurezza sostenibilità micro e piccole imprese agricole.
Cinque gli assi di finanziamento:
Possono partecipare al bando imprese anche individuali e per quanto riguarda l’asse 2 anche Enti del terzo settore: “ai sensi del d.lgs. n.117/2017, in possesso dei requisiti di cui al successivo articolo 7 e iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore ai sensi del d.lgs. n.117/2017: organizzazioni di volontariato (ODV); associazioni di promozioni sociali (APS); enti del terzo settore di natura non commerciale già Onlus; cooperative sociali e consorzi costituiti interamente da cooperative sociali; imprese sociali di cui al d.lgs. n.112/2017”.
Gli importi disponibili per ogni asse sono evidenziati in tutti gli avvisi regionali, che riportano in dettaglio tutte le spese ammesse al finanziamento scadenze e procedure.
Scadenze
il bando assegna risorse a fondo perduto e fino a esaurimento disponibilità. Per quanto riguarda la candidatura: la compilazione della domanda sarà aperta dal 19 aprile 2018 e scadrà alle ore 18.00 del 31 maggio 2018.
Dal 7 giugno download del codice identificativo e ancora il 7 giugno verranno pubblicate le date per l’invio definitivo. Con l’ipotesi di variazioni “per ambiti territoriali o assi di finanziamento, in base al numero di domande pervenute e alla loro distribuzione”.
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Sostanze chimiche allergizzanti
Rispetto al passato, sempre più persone soffrono di allergie. A causarle sono sostanze chimiche artificiali, ma anche allergeni di origine naturale quali polline, piante e alimenti.
Con l’industrializzazione, si è registrato un aumento significativo della prevalenza di malattie allergiche, quali asma e dermatite da contatto. Le ragioni sono molteplici e una probabile causa è la nostra maggiore esposizione a molte più sostanze chimiche rispetto al passato.
Le reazioni allergiche variano da eventi relativamente minori, quali prurito e arrossamento della pelle, a eventi gravi come reazioni anafilattiche pericolose per la vita, a seconda della potenza dell’allergene. Tuttavia, non tutti gli esseri umani reagiscono allo stesso modo a uno specifico allergene, ovvero la sostanza che causa l’allergia. Pertanto, è importante imparare a conoscere le reazioni del proprio organismo e gestire il proprio ambiente al meglio.
Cosa sta facendo l’UE?
L’UE cerca di identificare i sensibilizzanti sulla scorta dei dati raccolti dal settore relativi alle sostanze presenti sul mercato. Questi dati, unitamente alle informazioni provenienti da svariate altre fonti, vengono sottoposti a vaglio e, nel caso venga identificata una nuova sostanza potenzialmente preoccupante, possono essere attuate misure idonee per la gestione dei rischi.
Per esempio, nei casi in cui determinate sostanze siano note causare allergie, l’UE può limitarne l’uso al fine di proteggere i consumatori e i lavoratori.
Un esempio è il cromo, utilizzato per molti anni nei prodotti di pelletteria quali scarpe, guanti e borse. Conferisce alla pelle una maggiore flessibilità. Tuttavia, il cromo può migrare dalla pelle sulla cute di una persona fino a penetrarvi, il che provoca una reazione allergica in alcuni soggetti.
Si è stimato che, da quando l’uso del cromo è stato limitato, sono stati evitati 11 000 nuovi casi di allergia ogni anno.
Un altro esempio è il nichel, che continua a essere la causa principale di allergie cutanee in Europa. L’uso del nichel è stato limitato nei prodotti a contatto prolungato con la cute, quali orecchini, collane, orologi da polso e cerniere negli indumenti.
In caso di vendita di prodotti contenenti isocianato, come alcune schiume e rivestimenti, i venditori al dettaglio sono tenuti ad avvertire i consumatori, tenendo in considerazione specialmente i soggetti già affetti da asma e problemi cutanei, informandoli della necessità di indossare adeguati indumenti protettivi quali guanti e protezione respiratoria.
Le allergie tendono a colpire la parte del corpo che entra in contatto con l’allergene.
Tra le sostanze chimiche allergizzanti più comuni ci sono:
Svariati sensibilizzanti delle vie respiratorie sono stati identificati come sostanze estremamente preoccupanti. Questo è un primo passo verso la sostituzione della sostanza chimica con una meno pericolosa. Una volta inclusa una sostanza chimica nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione ai sensi del regolamento REACH, solo le aziende che presentano domanda, e alle quali viene concessa un’autorizzazione, possono utilizzarla all’interno dell’UE.
Cosa fare
Se si manifesta una reazione allergica e si ritiene possa essere causata da una sostanza chimica, consultare il proprio medico e tentare di identificare la causa della reazione. Per esempio, in caso di sospetta allergia a una sostanza chimica contenuta in un detersivo, potrebbe essere utile portare l’etichetta recante gli ingredienti all’appuntamento con il medico.