In cantiere anche senza tessera di riconoscimento.
Ok del CdM al decreto attuativo del Jobs Act: nel testo anche semplificazione degli adempimenti per la sicurezza sul lavoro
Lavoro regolare
Nei cantieri edili verrà meno l’obbligo di munire il personale occupato di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.
Il decreto prevede la modifica della maxisanzione per il lavoro nero con l’introduzione degli importi sanzionatori per fasce e non legati alla singola giornata di lavoro irregolare. Le violazioni accertate potranno essere sanate a condizione che si mantenga al lavoro il personale precedentemente irregolare.
Le imprese scoperte ad impiegare personale in nero non subiranno la sospensione dell’attività.
Il documento ha suscitato le proteste del sindacato Fillea Cgil. Secondo il segretario generale, Walter Schiavella, si tratta di una spinta deregolativa e di un indebolimento di controlli in un momento di assoluta emergenza.
Sicurezza sul lavoro
Il datore di lavoro potrà svolgere direttamente i compiti di primo soccorso, prevenzione degli incendi ed evacuazione anche nelle imprese o unità produttive che superano i cinque lavoratori.
La bozza di decreto prevede che l’Inail metta a disposizione al datore di lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio. L’Istituto attiverà sul proprio sito web un servizio che migliorerà l’acquisizione delle informazioni necessarie per il calcolo del premio assicurativo.
Sarà a carico dell’Inail e non del datore di lavoro anche l’invio all’autorità di pubblica sicurezza delle informazioni relative alle denunce di infortunio mortali o con prognosi superiore a trenta giorni.
Non ci sarà più l’obbligo di tenuta del registro infortuni. La misura anticipa l’istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP).
Saranno snellite le procedure di designazione dei membri del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Verranno inoltre ridotti i componenti della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro.